Vocabolario Dantesco
corsaro s.m.
Commedia 1 (1 Purg.).
Commedia corsar Purg. 20.81.
Dal lat. mediev. cursarius (DELI 2 s.v. correre) è att. sin dalla metà del Duecento (TLIO s.v. corsaro). Hapax nella Commedia, nell'occ. di Purg. 20.81 il sost. ricorre nel suo signif. proprio nella similitudine in cui Dante condanna il comportamento degli Angioini e in particolare di Carlo II, che nel 1305 dà in sposa la sua giovanissima figlia Beatrice all'anziano marchese Azzo III d'Este in cambio di una notevole somma di denaro, patteggiando la figlia come i corsari fanno con le schiave.
Autore: Elena Felicani.
Data redazione: 26.04.2021.
Data ultima revisione: 22.12.2021.
1 Pirata che percorre il mare predando altre navi.
[1] Purg. 20.81: L'altro, che già uscì preso di nave, / veggio vender sua figlia e patteggiarne / come fanno i corsar de l'altre schiave.