Vocabolario Dantesco

Accademia della Crusca - CNR Opera del Vocabolario Italiano

Vocabolario Dantesco

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cerro s.m.
Frequenza:
Commedia 1 (1 Purg.).
Lista forme e index locorum:
Commedia cerro Purg. 31.71.
Corrispondenze: Testi italiani antichi:
Corpus OVI,
DiVo,
LirIO,
Prosa fior. sec. XIII,
Petrarca e Boccaccio.
Vocabolari: TLIO, Crusca in rete, ED.
Nota:Dal lat. cerrus (DELI 2 s.v. cerro), cerro è att. sin dal Duecento (cfr. TLIO s.v. cerro) e indica un albero appartenente alla famiglia delle querce (il cui nome scientifico è Quercus Cerris). Albero forte e robusto, dalle radici molto profonde, il cerro è scelto da Dante per rappresentare, con un efficace paragone, la difficoltà con cui guarda in volto Beatrice dopo il suo rimprovero: la resistenza del robusto cerro ai venti, per la cui violenza si dibarba (vd. dibarbare), è minore rispetto a quella opposta da Dante all'invito di Beatrice a sollevare lo sguardo verso di lei.
1 [Bot.] Albero robusto appartenente alla famiglia delle querce.
[1] Purg. 31.71: Con men di resistenza si dibarba / robusto cerro, o vero al nostral vento / o vero a quel de la terra di Iarba, / ch'io non levai al suo comando il mento; / e quando per la barba il viso chiese, / ben conobbi il velen de l'argomento.


Autore: Chiara Murru 27.09.2018 (ultima revisione: 12.06.2021).