Vocabolario Dantesco

Accademia della Crusca - CNR Opera del Vocabolario Italiano

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rabuffare v.
Frequenza:
Commedia 1 (1 Inf.).
Lista forme e index locorum:
Commedia rabuffa Inf. 7.63 (:).
Corrispondenze: Testi italiani antichi:
Corpus OVI,
DiVo,
LirIO,
Prosa fior. sec. XIII,
Petrarca e Boccaccio.
Vocabolari: Crusca in rete, ED.
Nota:Formazione verbale su base onomatopeica con doppio pref. intensivo da buffare 'scompigliare' (DELI 2 s.v. rabbuffare; LEI s.v. 7, 406.20-439-439.35), già att. nei testi di fine Duecento (cfr. Corpus OVI), ricorre nella Commedia con la consonante scempia ed è usato con valore rifl. diretto nel signif. di 'accapigliarsi' (cfr. Inglese, ad l.; cfr. Parodi, Lingua, p. 275). Nell'unica occ. dantesca il verbo, che continua la serie di rime forti, «toglie dignità alla figura umana degli avari» (Chiavacci Leonardi, ad l.) e descrive, come chiosa Boccaccio, «l'uno uomo acapigliato con l'altro, per la qual capiglia i capelli sono rabuffati, cioè disordinati, e ancora i vestimenti talvolta» (cfr. ED, s.v. rabuffare).
1 Pron. Accapigliarsi.
[1] Inf. 7.63: Or puoi, figliuol, veder la corta buffa / d'i ben che son commessi a la fortuna, / per che l'umana gente si rabuffa...


Autore: Elena Felicani 26.04.2021 (ultima revisione: 01.11.2021).