Vocabolario Dantesco

Accademia della Crusca - CNR Opera del Vocabolario Italiano

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magrezza s.f.
Frequenza:
Commedia 3 (1 Inf., 2 Purg.).
Lista forme e index locorum:
Commedia magrezza Inf. 1.50 (:), Purg. 23.39, 24.69.
Corrispondenze: Testi italiani antichi:
Corpus OVI,
DiVo,
LirIO,
Prosa fior. sec. XIII,
Petrarca e Boccaccio.
Vocabolari: Crusca in rete, ED.
Nota:La magrezza, come 'scarsezza di carne', è la caratteristica di essere magro (vd.). Esclusivo, tra le opere dantesche, della Commedia, il sost. ricorre in soli tre luoghi. A Inf. 1.50 descrive l'aspetto denutrito della lupa (che rappresenta l'insaziabile cupidigia, vd.) la quale, nella sua magrezza, «di tutte brame / sembiava carca»: spiega, tra i tanti, Francesco da Buti che «l'avarizia di tutti li disordinati appetiti d'avere è piena; e questo mostra nella sua magrezza: però che non à mai tanto che ancor non si mostri avere bisogno di più». La magrezza dei canti 23 e 24 del Purgatorio, dedicati al sesto girone, è invece conseguenza della pratica purgatoriale correttiva dei peccati terreni, l'aspetto scheletrico e denutrito delle anime dei golosi (tutta la gente che «per seguitar la gola oltra misura, / in fame e 'n sete qui si rifà santa», vv. 65-66) che dimagriscono pur essendo corpi eterei e di per sé non bisognosi di cibo, manifestando l'aspetto di «scheletriche ombre anonime» (Chiavacci Leonardi, Introduzione al canto XXIV).
1 Caratteristica di essere magro (rif. a un animale).
[1] Inf. 1.50: Ed una lupa, che di tutte brame / sembiava carca ne la sua magrezza, / e molte genti fé già viver grame, / questa mi porse tanto di gravezza / con la paura ch'uscia di sua vista, / ch'io perdei la speranza de l'altezza.
1.1 [Nel Purgatorio, con rif. alle anime dei golosi].
[1] Purg. 23.39: Già era in ammirar che sì li affama, / per la cagione ancor non manifesta / di lor magrezza e di lor trista squama, / ed ecco del profondo de la testa / volse a me li occhi un' ombra e guardò fiso...
[2] Purg. 24.69: Come li augei che vernan lungo 'l Nilo, / alcuna volta in aere fanno schiera, / poi volan più a fretta e vanno in filo, / così tutta la gente che lì era, / volgendo 'l viso, raffrettò suo passo, / e per magrezza e per voler leggera.


Autore: Chiara Murru 02.10.2019 (ultima revisione: 25.02.2020).