Vocabolario Dantesco

Accademia della Crusca - CNR Opera del Vocabolario Italiano

Vocabolario Dantesco

www.vocabolariodantesco.it

fregiare v.
Frequenza:
Commedia 2 (1 Inf., 1 Purg.).
Lista forme e index locorum:
Commedia fregi Inf. 8.47 (:); fregiavan Purg. 1.38.
Corrispondenze: Testi italiani antichi:
Corpus OVI,
DiVo,
LirIO,
Prosa fior. sec. XIII,
Petrarca e Boccaccio.
Vocabolari: TLIO, Crusca in rete, ED.
Nota:Dal mediolatino *phrygiare (a sua volta da phrygium) 'ricamare con ago, ornare con lavori frigi' (Du Cange s.v. *phrygiare; cfr. DMLBS s.v.). Ampiamente att. in it. antico, con varie sfumature di signif., a partire da quello propr. 'ornare tessuti con fregi dorati' (vd. TLIO s.v. fregiare). A Purg. 1.38 vale 'adornare (di luce)', con rif. ai fasci luminosi delle quattro stelle, simbolo delle quattro virtù cardinali, ossia prudenza, giustizia, fortezza e temperanza, che illuminano il volto di Catone, splendente come il sole (cfr. Apc. 1, 9: «Facies eius sicut sol lucet in virtute sua»), a sottintendere allegoricamente l'eccellenza etica dell'Uticense, dotato in vita delle massime virtù morali, che gli consentono «di brillare nel Purgatorio, di essere cioè destinato alla vita eterna» (Fosca, Catone e le virtù politiche). Nel contesto di Inf. 8.47 il verbo (in rima [ricca per il primo caso] con : regi [49] e con : dispregi [51], per cui vd. anche fregio) vale 'adornare, illustrare' e sottolinea l'assenza nella vita dell'iracondo Filippo Argenti di atti virtuosi che adornino il ricordo da lui lasciato sulla terra (Bellomo, ad l., Chiavacci Leonardi, ad l., Inglese, ed. e comm., ad l.). E cfr. i commenti di Guido da Pisa, Maramauro, Francesco da Buti, Boccaccio, Benvenuto da Imola. Tale signif. ritorna con venatura forse iron. in Sacchetti, Rime. A Purg. 8.128 la lez. fregia (Ash Co Ga Laur Parm Po) in luogo di sfregia 'perdere il fregio' è «senza esitazione variante erronea» (Petrocchi, ad l.). Francesco da Buti (e con lui il Landino) accetta fregia: «non si fregia; cioè ella è adornata; ma non di denari, nè di violenzia, [[...]] e però dice: non si fregia; cioè non s'adorna», attribuendo antifrasticamente valore negativo all'espressione «pregio de la borsa (vd.) e de la spada» (vd., v. 129) (cfr. TLIO s.v. fregiare, 1.2.3).
1 Adornare qsa (di luce) (fig.).
[1] Purg. 1.38: Li raggi de le quattro luci sante / fregiavan sì la sua faccia di lume, / ch'i' 'l vedea come 'l sol fosse davante. 
2 Abbellire (il ricordo) (fig.).
[1] Inf. 8.47: Quei fu al mondo persona orgogliosa; / bontà non è che sua memoria fregi: / così s'è l'ombra sua qui furïosa. 


Autore: Francesca De Cianni 27.09.2018 (ultima revisione: 29.10.2021).