Vocabolario Dantesco

Accademia della Crusca - CNR Opera del Vocabolario Italiano

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disnebbiare v.
Frequenza:
Commedia 1 (1 Purg.).
Lista forme e index locorum:
Commedia disnebbiar Purg. 28.81.
Varianti: Purg. 28.81: disnebriar Ham, disveglar Co Eg.
Corrispondenze: Testi italiani antichi:
Corpus OVI,
DiVo,
LirIO,
Prosa fior. sec. XIII,
Petrarca e Boccaccio.
Vocabolari: TLIO, Crusca in rete, ED.
Nota:Att. solo nella Commedia e cit. nei commentatori. Formazione parasintetica su nebbia (vd.) con pref. di negazione dis-, di prob. matrice dantesca (cfr. Viel, «Quella materia ond'io son fatto scriba», p. 74). Prima di Dante è att. il corrispettivo antonimico annebbiare (vd. TLIO s.v.), impiegato in it. antico, così come in quello moderno, quasi esclusivamente in senso fig. con rif. alle "nebbie" dell'intelletto. Nel passo dantesco, disnebbiare prosegue l'immagine meteorologica del v. 80 («ma luce rende il salmo Delectasti») e prepara l'ampia dissertazione scientifica di Matelda. Così glossa il verbo Francesco da Buti: «puote disnebbiar; cioè dichiarare e tolliere via lo sospetto, vostro intelletto; cioè di voi tre, cioè Dante, Virgilio e Stazio» (ad l.).
Varianti.  Sono doc. nella trad. le lez. disnebriare («disnebriar») di Ham e disvegliare («disveglar») dei codd. Co Eg, riprodottesi anche in testimoni seriori (cfr. Petrocchi, ad l.). In entrambi i casi, si tratta di verbi non att. nel poema. Disvegliare è, tuttavia, nella Vn (3.6, 3.7) e nel Cv (3.7.13, qui in senso fig.), ed è senz'altro ben diffuso nella lingua antica già predantesca (vd. TLIO s.v. disvegliare). Al contrario, la var. di Ham, ms. databile al 1347, offre una testimonianza preziosa e cronologicamente circoscritta di un verbo altrimenti non doc. in volg. se non attraverso l'agg. participiale disnebriato (vd. TLIO s.v.). La lettura «disnebbiar», accolta dall'ed. Petrocchi, resta in ogni caso preferibile non solo sul piano stemmatico, ma anche in forza dell'immagine meteorologica del v. 80 e, soprattutto, dell'evidente richiamo del v. 90 («e purgherò la nebbia che ti fiede»).
1 Sgombrare (l'intelletto) dai dubbi (fig.).
[1] Purg. 28.81: cominciò ella, «in questo luogo eletto / a l'umana natura per suo nido, / maravigliando tienvi alcun sospetto; / ma luce rende il salmo Delectasti, / che puote disnebbiar vostro intelletto. ||  Var.: disnebriar Ham, disveglar Co Eg.


Autore: Barbara Fanini 10.02.2021 (ultima revisione: 19.03.2021).