Commedia |
2 (1 Inf., 1 Purg.). |
Commedia |
cervel Inf. 32.129; cervello Purg. 33.81 (:). |
Il termine, originatosi dal dimin. lat.
cerebellum (LEI s.v., 13, 1053.1), si alterna nel poema alla forma colta
cerebro (vd.). Assieme a
nuca (vd.), a
Inf. 32.129
cervel contribuisce a definire, con precisione anatomica, il punto esatto in cui si conficcano i denti del conte Ugolino, chino sull'arcivescovo Ruggieri. A
Purg. 33.81, invece, il termine assume il valore estens. di 'mente' o 'memoria' su cui s'imprime la parola di Beatrice. Così chiosa il passo
Francesco da Buti: «qui l'autore dice cervello: imperò che nel celebro sono le cellule dell'apprensiva e de la retentiva et imaginativa. Per queste parole dà ad intendere ch'elli è sì bene suggellato e segnato lo mio cervello del vostro segno, che bene si parrà ch'io torni da voi, Beatrice» (
ad l.).
Autore: Barbara Fanini.
Data redazione: 22.04.2020.
Data ultima revisione: 30.06.2020.