Vocabolario Dantesco
additare v.
Commedia 5 (4 Purg., 1 Par.).
Altre opere3 (2 Conv., 1 Rime).
Commedia addita Par. 25.89 (:); addita'lo Purg. 23.131; additandomi Purg. 4.47; addite Purg. 16.61; additò Purg. 26.116.
Altre opere additato Conv. 4.6.20; addito Rime 14.100; adita Conv. 4.22.3.
Parasintetico da dito (vd.). La prima att. è in Guido Cavalcanti, con il signif. di ‘indicare qno col dito’ (cfr. TLIO s.v.).
Autore: Veronica Ricotta.
Data redazione: 27.09.2018.
Data ultima revisione: 04.11.2019.
1 Indicare puntando il dito.
[1] Purg. 4.47: «Figliuol mio», disse, «infin quivi ti tira», / additandomi un balzo poco in sùe / che da quel lato il poggio tutto gira. 
[2] Purg. 23.131: Tanto dice di farmi sua compagna / che io sarò là dove fia Beatrice; / quivi convien che sanza lui rimagna. / Virgilio è questi che così mi dice», / e addita'lo...
[3] Par. 25.89: E io: «Le nove e le scritture antiche / pongon lo segno, ed esso lo mi addita, / de l'anime che Dio s'ha fatte amiche.
1.1 Fig. Indicare con parole, rendere noto.
[1] Purg. 16.61: Lo mondo è ben così tutto diserto / d'ogne virtute, come tu mi sone, / e di malizia gravido e coverto; / ma priego che m'addite la cagione, / sì ch'i' la veggia e ch'i' la mostri altrui...