Commedia |
3 (2 Purg., 1 Par.). |
Commedia |
candida Par. 31.1; candido Purg. 10.31, 30.31. |
Latinismo da
candidus (LEI s.v., 10, 819.27) che, coerentemente con il verbo
candere, può valere 'bianco, chiarissimo' ma anche 'scintillante, incandescente' (vd. TLL s.v.
candidus, 3, 239.41; cfr. anche quanto detto s.vv.
candente,
candore). In it. antico l'agg. è att. a partire dalla fine del sec. XIII ed è impiegato prevalentemente in testi d'ambito letterario e nei volgarizzamenti (vd.
TLIO s.v.). Nel poema
candido ricorre tre volte: con rif. allo splendore dei marmi scolpiti della prima cornice purgatoriale (§
1 [1]), al velo indossato da Beatrice nella sua apparizione al pellegrino ([2]) e, nell'unica occ. paradisiaca ([3]), alla
rosa (vd.) composta dalle anime dei beati nel X Cielo («'l paradixo si mostrò in forma de rosa candida over bianca, ne la quale pone esser l’esentia de tale rosa anime humane beate, e mette descender nel fior de quella rosa angelli, sì come aparerà»
Iacomo della Lana,
ad l.).
Autore: Barbara Fanini.
Data redazione: 24.06.2022.
Data ultima revisione: 12.07.2022.