Vocabolario Dantesco
assannare v.
Commedia 3 (2 Inf., 1 Purg.).
Commedia assanna Inf. 18.99 (:); assanni Purg. 14.69 (:); assannò Inf. 30.29.
Prima att. Formazione parasintetica di prob. coniazione dantesca da sanna (vd.). A Inf. 21.122 anche l'agg. sannuto (vd.). La forma con perdita dell'elemento occlusivo dell'affricata, di origine settentr. (cfr. Rohlfs § 169) e caratteristica anche della Toscana occ., è normalmente att. nell'it. antico, sia per il sost. sia per il verbo derivato (cfr. Corpus OVI). Il signif. è recepito dai commentatori: da notare Graziolo Bambaglioli che nel suo commento lat. a Inf. 30.29 chiosa con una perifrasi che include il sost. di base: «aprehendit cum sannis sive dentibus». A Purg. 14.69, sia Benvenuto da Imola sia Francesco da Buti chiosano con il verbo mordere (vd.), ma l'accezione dantesca è fig. con soggetto il «periglio». A Inf. 18.99 Francesco da Buti coglie il realismo della descrizione della prima valle di Malebolge che, quasi personificata, «morde con pena e con tormento» ruffiani e seduttori.
Autore: Veronica Ricotta.
Data redazione: 03.04.2017.
Data ultima revisione: 28.02.2019.
1 Afferrare con i denti, morsicare.
[1] Inf. 30.29: L'una giunse a Capocchio, e in sul nodo / del collo l'assannò, sì che, tirando, / grattar li fece il ventre al fondo sodo. / E l'Aretin che rimase, tremando / mi disse: «Quel folletto è Gianni Schicchi, / e va rabbioso altrui così conciando».
1.1 Straziare crudelmente, tormentare (fig.).
[1] Purg. 14.69: Com' a l'annunzio di dogliosi danni / si turba il viso di colui ch'ascolta, / da qual che parte il periglio l'assanni, / così vid' io l'altr' anima, che volta / stava a udir, turbarsi e farsi trista, / poi ch'ebbe la parola a sé raccolta.
1.2 Affliggere (fig.).
[1] Inf. 18.99: Con lui sen va chi da tal parte inganna; / e questo basti de la prima valle / sapere e di color che 'n sé assanna».