Commedia |
avviticchiò Inf. 25.60. |
Prima att. Formazione parasintetica su
viticchio di prob.
matrice dantesca che rende, con puntuale realismo ed efficacia di sintesi, la prodigiosa fusione delle membra dei due ladri fiorentini.
Avviticchiare vale, come ben intendono i commentatori, «avvol
gere come fa lo viticchio, che è una erba che s'avvolge alli arbori» (
Francesco da Buti,
ad l.), e continua, precisandola, l'immagine botanica precedente (cfr. quanto detto s.vv.
ellera e
abbarbicare). Cfr. anche Guido da Pisa,
ad l.: «
aviticchiò, idest ligavit; et sumptum est istud vocabulum a vite, que se ipsam ligat lignis, arboribus et virgultis». Dopo Dante, il verbo è richiamato da Boccaccio nel
Filocolo (cfr. TLIO s.v.
avviticchiare), ma la sua fortuna resta limitata al circuito esegetico del poema.
Autore: Barbara Fanini.
Data redazione: 28.05.2018.
Data ultima revisione: 28.05.2018.