Vocabolario Dantesco
vermiglio agg./s.m.
Commedia 12 (6 Inf., 5 Purg., 1 Par.).
Altre opere3 (3 Fiore).
Commedia vermigli Inf. 6.16, Purg. 28.55, 29.148 (:); vermiglia Inf. 3.134 (:), 28.69 (:), 34.39; vermiglie Inf. 8.72, Purg. 2.7; vermiglio Inf. 12.101 (:), Purg. 27.39 (:), 29.114, Par. 16.154 (:).
Altre opere vermiglio Fiore 9.14, 47.14, 48.2.
Vocabolari: Crusca in rete, ED.
Dal lat. vermiculus, nome della cocciniglia, insetto da cui si estrae il colorante (DELI 2 s.v. vermiglio). La prima att. come agg. è in Doc. prat., 1245, mentre come sost. è già att. nei Proverbia que dicuntur, XII u.q. (venez.). A Inf. 12.101 il «bollor vermiglio», come chiosa Iacomo della Lana, è il sangue.
Autore: Veronica Ricotta.
Data redazione: 13.10.2017.
Data ultima revisione: 25.05.2018.
1 Di colore rosso acceso.
[1] Inf. 3.134: La terra lagrimosa diede vento, / che balenò una luce vermiglia / la qual mi vinse ciascun sentimento; / e caddi come l'uom cui sonno piglia.
[2] Inf. 12.101: Or ci movemmo con la scorta fida / lungo la proda del bollor vermiglio, / dove i bolliti facieno alte strida.
[3] Purg. 2.7: Già era 'l sole a l'orizzonte giunto / lo cui meridïan cerchio coverchia / Ierusalèm col suo più alto punto; / e la notte, che opposita a lui cerchia, / uscia di Gange fuor con le Bilance, / che le caggion di man quando soverchia; / sì che le bianche e le vermiglie guance, / là dov' i' era, de la bella Aurora / per troppa etate divenivan rance.
[4] Purg. 27.39: Come al nome di Tisbe aperse il ciglio / Piramo in su la morte, e riguardolla, / allor che 'l gelso diventò vermiglio; / così, la mia durezza fatta solla, / mi volsi al savio duca, udendo il nome / che ne la mente sempre mi rampolla.
[5] Par. 16.154: Con queste genti vid' io glorïoso / e giusto il popol suo, tanto che 'l giglio / non era ad asta mai posto a ritroso, / né per divisïon fatto vermiglio». 
1.1 Sost. Colore rosso accesso.
[1] Purg. 29.114: Tanto salivan che non eran viste; / le membra d'oro avea quant' era uccello, / e bianche l'altre, di vermiglio miste.