Vocabolario Dantesco
smeraldo s.m.
Commedia 3 (3 Purg.).
Commedia smeraldi Purg. 31.116 (:); smeraldo Purg. 7.75, 29.125.
Dal lat. parlato *smaraudus (DELI 2 s.v. smeraldo), il sost. è att. già nel XIII sec. (TLIO s.v. smeraldo) e nella Commedia solo nel Purgatorio: l'occ. di Purg. 7.75 si rif. alla pietra appena spezzata (vd. fiaccare), il cui verde è «molto più vivo, e acceso [...], che non fa in superficie (Vellutello)» (Bellomo-Carrai, ad l.), e tale che, insieme all'oro, all'argento, al cocco e alla biacca (vd.) rende «con lucente smalto di colori» la fioritura della valletta dei Prinicipi (Chiavacci Leonardi, ad l.). In Purg. 29.125 ha signif. propr., con partic. rif. al colore della pietra quale simbolo della speranza («qui est lapis viridis coloris, et significat viriditatem spei», Benvenuto da Imola, ad l.; cfr. ED, s.v. smeraldo). Nell'occ. di Purg. 31.116 gli smeraldi sono gli occhi di Beatrice che riflettono come uno specchio: su questa interpretazione concordano quasi tutti i commentatori, rimandando al signif. e impiego di specchio che lo smeraldo aveva nel Medioevo, funzione che hanno «poco oltre, gli occhi di Beatrice che riflettono il grifone (vv. 120-2)» (Chiavacci Leonardi, ad l.; vd. grifone; cfr. Bertolucci Pizzorusso in «Studi mediolatini e volgari» 17, 1969, pp. 7-16).
Autore: Elena Felicani.
Data redazione: 26.04.2021.
Data ultima revisione: 01.11.2021.
1 [Min.] Pietra preziosa (varietà di berillio) di colore verde.
[1] Purg. 7.75: Oro e argento fine, cocco e biacca, / indaco, legno lucido e sereno, / fresco smeraldo in l'ora che si fiacca...
[2] Purg. 29.125: Tre donne in giro da la destra rota / venian danzando; l'una tanto rossa [...] l'altr' era come se le carni e l'ossa / fossero state di smeraldo fatte; / la terza parea neve testé mossa;
2 Plur. Gli occhi (fig.).
[1] Purg. 31.116: Disser: «Fa che le viste non risparmi; / posto t'avem dinanzi a li smeraldi / ond' Amor già ti trasse le sue armi».