Nelle prime due cantiche, il vocabolo è utilizzato per indicare propr. l'argento in quanto metallo prezioso. In due casi indica il metallo allo stato solido, come a
Inf. 14.107, dove l'argento è il materiale di cui sono composti le braccia e il petto del veglio di Creta, grande statua che riprende quasi letteralmente il testo biblico della visione avuta in sogno da Nabucodonosor e a lui spiegata dal profeta Daniele: i metalli che formano le varie parti della statua rappresentano le varie età della civiltà umana (cfr. anche Inglese,
ad l.). A
Purg. 7.73 l'argento, ridotto in polvere finissima come preparazione utilizzata dai pittori, fa parte della «concretissima e pur aristocratica sfilata di colori» con cui è descritta, «quasi una tavolozza pittorica», la mirabile fioritura della valletta dei Principi (Chiavacci Leonardi,
ad l.; su questi versi vd. in partic. Frosini,
Dante disegnatore, pp. 85-86 nota 7, con bibliogr.). Nel
Paradiso, invece, il rif. all'argento è spec. legato al colore bianco lucente che lo caratterizza e a cui è paragonato il cielo di Giove (Giove è infatti «stella di temperata complessione in mezzo della freddura di Saturno e dello calore di Marte [...] intra tutte le stelle bianca si mostra, quasi argentata»,
Conv. 2.13). Nella maggior parte delle occ.,
argento ha il signif. fig. di ricchezza, spesso in dittol. con
oro (vd.): l'oro e l'argento sono infatti simbolo del denaro sin dalle parole di Pietro «aurum et argentum non est mihi» (
Act. Ap. 3,6) e dal comando di Cristo «nolite possidere aurum neque argentum» (Matth. 10,9), passo cit. da Dante in
Mon. 3.10.14 (su questo aspetto cfr. Chiavacci Leonardi,
Inf. 19.4, e ED s.v.
oro). A
Inf. 32.115
argento è invece
gallicismo semantico per 'denaro', già doc. sin dal sec. XIII in area it. (cfr. TLIO s.v.
argento e Viel,
I gallicismi, p. 258) e qui «usato intenzionalmente, con ironia, giacché si tratta di denaro francese» (Chiavacci Leonardi,
ad l.). Le att. di
argento nelle altre opere (
Conv.,
Fiore e
Detto) confermano lo spettro semantico del lessema.
Autore: Chiara Murru.
Data redazione: 11.05.2022.
Data ultima revisione: 12.07.2022.