Vocabolario Dantesco
perla s.f.
Commedia 1 (1 Par.).
Altre opere1 (1 Vn.).
Commedia perla Par. 3.14.
Altre opere perle Vn 19.4-14.47.
Il sost., di etimo incerto, forse dal lat. volg. *pernula o *perula (DELI 2 s.v. perla; Nocentini s.v. perla), già diffuso all'inizio del Duecento (TLIO s.v. perla), è hapax nella Commedia. L'es. è inserito entro una similitudine che descrive la quasi impercettibile prima apparizione dei volti dei beati, che appaiono a Dante così tenuamente da parere dei riflessi (tanto che egli si volta per individuarne la supposta origine). L'immagine della perla sovrapposta alla fronte, senza precedenti nella lirica, ha una componente realistica, alludendo «all’uso femminile di allora di portare una perla in fronte fissata su un nastro di seta», mentre «il biancore della similitudine suggerisce l'aspetto perlaceo di quei volti [scil. dei beati] sullo sfondo del corpo lunare, quasi indistinguibili gli uni dall’altro» (Chiavacci Leonardi, ad l.). Anche nella canzone Donne ch’avete intelletto d’amore (Vn 19.4-14 v. 47) il «color di perle» è rif. alla bellezza dell’incarnato femminile.
Autore: Elena Felicani.
Data redazione: 26.04.2021.
Data ultima revisione: 02.07.2022.
1 Concrezione sferica di colore perlopiù bianco con riflessi iridescenti che si forma nel mantello di alcuni molluschi, usata in oreficeria.
[1] Par. 3.14: Quali per vetri trasparenti e tersi, / o ver per acque nitide e tranquille, / non sì profonde che i fondi sien persi, / tornan d'i nostri visi le postille / debili sì, che perla in bianca fronte / non vien men forte a le nostre pupille...