Vocabolario Dantesco
palla s.f.
Commedia 1 (1 Par.).
Altre opere9 (9 Conv.).
1 (1 Fiore).
Commedia palle Par. 16.110.
Altre opere palla Conv. 2.13.22, 3.5.10, 3.5.11, 3.5.12, 3.5.13, 3.5.18, 3.5.19, 3.5.21, 3.9.8.
palla Fiore 64.6 (:).
Dal longob. balla o da una base preromanza *bal(l)-/*pall- 'corpo di forma tondeggiante' (DELI 2 s.v. palla 2; LEI s.v. *bal(l)-/*pall-, 4, 597.1). Il termine è att. in volg. già dalla fine del sec. XIII (vd. TLIO s.v.); nel poema occorre un'unica volta, per bocca dell'avo Cacciaguida, con rif. all'insegna della casata dei Lamberti, una potente e superba famiglia fior. ormai decaduta. Per la costruzione del complemento di materia con la prep. articolata (dell'oro), normale nel tosc. antico, cfr. Migliorini, Note sulla sintassi dell'articolo, pp. 156-174. Palla è poi più volte nel Convivio, ove indica più spesso estens. il globo terrestre: ess. «Segnati questi tre luoghi sopra questa palla, leggiermente si può vedere come lo sole la gira» (ivi, 3.5.13); «Per che vedere omai si puote che per lo divino provedimento lo mondo è sì ordinato che, volta la spera del sole e tornata ad uno punto, questa palla dove noi siamo in ciascuna parte di sé riceve tanto tempo di luce quanto di tenebre» (ivi, 3.5.21). Nel Fiore il sost. occorre invece in rima, con rif. al gioco: «E se con altre don[n]e fosse ancora / Che giocas[s]ero al gioco della palla, / S'andasse lungi, corri ad aportalla...» (ivi, 64.5-7; cfr. anche TLIO s.v. palla 1, § 1.1).
Autore: Barbara Fanini.
Data redazione: 31.10.2021.
Data ultima revisione: 18.12.2021.
1 [Arald.] [Al plur., con rif. all'emblema della famiglia fior. dei Lamberti:] sfere (di color oro) rappresentate su uno scudo azzurro. ||  Propr. solido di forma tondeggiante. 
[1] Par. 16.110: Oh quali io vidi quei che son disfatti / per lor superbia! e le palle de l'oro / fiorian Fiorenza in tutt' i suoi gran fatti.