Vocabolario Dantesco
antenori s.m.pl.
Commedia 1 (1 Purg.).
Commedia Antenori Purg. 5.75 (:).
Vocabolari: TLIO.
Att. solo nella Commedia e nei commentatori. Dal personale lat. Antenor (LEI s.v., 2, 1582.23), mitico eroe troiano che, in fuga dalla città distrutta, sarebbe approdato in Veneto, fondando la città di Padova (cfr. per es. Liv., I, 1). L’accostamento di Antenore al tema del tradimento, che Dante deriva dalle compilazioni mitografiche postomeriche sulla guerra di Troia, largamente diffuse nel Medioevo (cfr. ED s.v. Antenore), emerge con evidenza nell’adozione del nome «Antenora» (cfr. Inf. 32.88) per la seconda zona del nono cerchio infernale, riservata ai traditori della patria. Nell'appellativo impiegato da Iacopo del Cassero, invece, la voce diviene indicazione etnica, non senza un possibile richiamo all'atto del tradimento; cfr. Purg. 5.76: «là dov' io più sicuro esser credea». Cfr. anche Iacomo della Lana, a Purg. 5.75: «che ’l predetto Antenore fu traditore di Troia e però Antenori è quaxi cum atto di traditore. E perché l'assassinatico modo è con prodizzione, ed elli per assassini fu morto, si può dire: in grembo alli Antenori».
Autore: Barbara Fanini.
Data redazione: 21.06.2017.
Data ultima revisione: 08.05.2018.
1 Abitanti di Padova (in quanto discendenti di Antenore).
[1] Purg. 5.75: Quindi fu' io; ma li profondi fóri / ond' uscì 'l sangue in sul quale io sedea, / fatti mi fuoro in grembo a li Antenori, / là dov' io più sicuro esser credea...