Vocabolario Dantesco
ulivo s.m.
Commedia 2 (1 Purg., 1 Par.).
Commedia ulivi Par. 21.115 (:); ulivo Purg. 2.70 (:).
Dal lat. oliva (DELI 2 s.v. oliva), nome della pianta, con metaplasmo di declinazione dal femm. al masch. e chiusura della vocale protonica (vd. uliva). In Par. 21.115 il termine indica la pianta dell'olivo, dai frutti della quale si ricava il liquor, cioè l'olio come condimento dei piatti (qui il nutrimento appare tanto impalpabile da essere inteso più in senso spirituale che corporeo). In Purg. 2.70 il sost. si riferisce partic. al ramo della pianta di olivo, simbolo di buone notizie e di pace, secondo un'interpretazione che Dante recupera dalla tradizione classica (cfr. Aen. VIII 116) e vitale nella cultura del suo tempo (es. dalla Cronaca bolognese cit. in Chiavacci Leonardi, ad l.: «venne uno messo da Fiorenza con lo olivo in mano, et disse che Volterra era data al comune de Fiorenza»).
Autore: Elena Felicani.
Data redazione: 26.04.2021.
Data ultima revisione: 02.07.2022.
1 [Bot.] Pianta della famiglia delle Oleacee (Oliva aeuropaea), tradizionale simbolo di pace, dal frutto della quale si ricava un olio alimentare.
[1] Par. 21.115: e poi, continüando, disse: «Quivi / al servigio di Dio mi fe' sì fermo, / che pur con cibi di liquor d'ulivi / lievemente passava caldi e geli, / contento ne' pensier contemplativi.
1.1 Ramoscello della pianta.
[1] Purg. 2.70: E come a messagger che porta ulivo / tragge la gente per udir novelle, / e di calcar nessun si mostra schivo, / così al viso mio s'affisar quelle / anime fortunate tutte quante...