Vocabolario Dantesco
nuro s.f.
Commedia 1 (1 Par.).
Commedia nuro Par. 26.93 (:).
Prima att. Latinismo da nurus (DEI s.vv. nuora e nuro), impiegato da Dante un'unica volta (: sicuro : maturo), nel dialogo con Adamo, «l'anima prima» (v. 83) cui ogni sposa è al contempo figlia e moglie di un suo discendente. Così Francesco da Buti, ad l.: «cioè ciascuna donna, che si marita, è figlia: imperò che è nata di lui, e nuro; cioè e nuora: imperò che è sposa di colui, che è anco nato di lui»). Rispetto alle alternative pop. nuora o nora, derivate dal lat. parlato *nora e att. in volg. già dalla fine del sec. XIII (vd. TLIO s.v. nuora), lo schietto cultismo dantesco conta occ. rarissime e limitate al circuito dell'esegesi del poema (vd. TLIO s.v. nuro).
Autore: Barbara Fanini.
Data redazione: 13.04.2021.
Data ultima revisione: 11.06.2021.
1 Moglie del figlio rispetto ai genitori di quest'ultimo, nuora.
[1] Par. 26.93: E cominciai: «O pomo che maturo / solo prodotto fosti, o padre antico / a cui ciascuna sposa è figlia e nuro, / divoto quanto posso a te supplìco / perché mi parli...