Vocabolario Dantesco
mucchio s.m.
Commedia 1 (1 Inf.).
Commedia mucchio Inf. 27.44 (:).
Prima att. Di etimo incerto, prob. dal lat. mutulus (DELI 2 s.v. mucchio), nell'occ. di Inf. 27.44 indica in maniera estremamente cruda e vivida la strage, compiuta da Guido da Montefeltro, delle milizie francesi penetrate nella città di Forlì durante il lungo assedio del 1281-1283. Appare interessante la chiosa di Cristoforo Landino (ad l.), il quale spiega: «monte et cumulo. Mucchio in fiorentino significa quello che in latino cumulus». Come nota Viel, «Quella materia ond'io son fatto scriba» (p. 299-300), si tratta prob. di un «vocabolo del parlato, per la prima volta att. in Dante [[...]] comunque att. anche in area galloromanza». Il sost., che dopo l'occ. dantesca è poco att. nel Trecento (cfr. TLIO s.v. mucchio), ha invece grande fortuna nella lingua italiana fino ai giorni nostri (cfr. GDLI e GRADIT s.v. mucchio).
Autore: Chiara Murru.
Data redazione: 02.10.2019.
Data ultima revisione: 29.10.2021.
1 Insieme di persone (nell'es., cadaveri) buttate disordinatamente l'una sopra l'altra.
[1] Inf. 27.44: La terra che fé già la lunga prova / e di Franceschi sanguinoso mucchio, / sotto le branche verdi si ritrova.