Vocabolario Dantesco
accattare v.
Commedia 1 (1 Inf.).
Altre opere1 (1 Rime).
Commedia accatta Inf. 11.84 (:).
Altre opere acattò Rime 34.6.
Dal lat. accaptare, composto di ad- 'a, verso' e captare, intensivo di capere 'prendere' (LEI, s.v. 1, 239.45). Il vocabolo ha una larga att. in it. antico con varie sfumature di signif. (cfr. TLIO s.v. accattare). In Dante, oltre all'occ. di Inf. 11.84, il verbo si ritrova in un sonetto rinterzato collocato da Barbi (Rime) tra le rime dubbie, e restituito alla paternità dantesca da De Robertis (Rime, pp. 284-286): Quando 'l consiglio degli ucce' si tenne, in cui la parola ha il signif. di 'raccogliere (più cose o da più parti)' (cfr. TLIO).
Autore: Veronica Ricotta.
Data redazione: 05.06.2018.
Data ultima revisione: 04.05.2020.
1 Ottenere qsa come conseguenza (con rif. a un giudizio morale).
[1] Inf. 11.84: Non ti rimembra di quelle parole / con le quai la tua Etica pertratta / le tre disposizion che 'l ciel non vole, / incontenenza, malizia e la matta / bestialitade? e come incontenenza / men Dio offende e men biasimo accatta?