Vocabolario Dantesco
marina s.f.
Commedia 7 (1 Inf., 6 Purg.).
Commedia marina Inf. 5.98, Purg. 1.117, 2.100, 9.45, 14.35, 14.92; marine Purg. 6.86.
Vocabolari: Crusca in rete, ED.
Nella maggior parte delle occ. marina ha il signif. di 'mare' (vd. mare), in partic. di 'tratto di mare che si trova in prossimità di una costa' (1). A Inf. 5.98 infatti «la marina dove 'l Po discende» è la costa adriatica, e ancora il mare Adriatico è il «termine», il confine della Romagna cui si fa rif. a Purg. 14.92. A Purg. 1.117 il Poeta distingue con lo sguardo il tremolio delle onde del mare, al primo vento del mattino, mentre cammina con Virgilio «per lo solingo piano» (per questa occorrenza cfr. Virgilio, Aen. 7.9 «splendet tremulo sub lumine pontus» e Ovidio, Her. 9.75 «mare fit tremulum tenhi cum stringit in aura»), mentre a Purg. 9.45 scorge di fronte a sé, dalla porta del Purgatorio cui è stato appena trasportato, il mare, che dal luogo in cui si trovava prima, il fondo della valletta, non era visibile. A Purg. 2.100 è invece rivolto al tratto di mare in cui si immette l’acqua dolce del Tevere. I versi di Purg. 14.31-36 sono una perifrasi per indicare la sorgente e la foce del fiume («per ristoro di quel ciel che la marina asciuga» vale 'a compenso di quelle acque che che il cielo prosciuga dal mare', cfr. Chiavacci Leonardi ad l.). Il signif. 2 trova conferma anche in Chiavacci Leonardi (ad l.), che spiega «cioè le regioni costiere dove erano le molte città marinare, Venezia, Genova, Pisa, sempre in guerra tra loro» e nella chiosa di Inglese, 'le tue regioni marittime'.
Autore: Chiara Murru.
Data redazione: 02.10.2019.
Data ultima revisione: 25.02.2020.
1 Tratto di mare in prossimità di una costa.
[1] Inf. 5.98: Siede la terra dove nata fui / su la marina dove 'l Po discende / per aver pace co' seguaci sui.
[2] Purg. 1.117: L'alba vinceva l'ora mattutina / che fuggia innanzi, sì che di lontano / conobbi il tremolar de la marina.
[3] Purg. 2.100: Ond' io, ch'era ora a la marina vòlto / dove l'acqua di Tevero s'insala, / benignamente fu' da lui ricolto.
[4] Purg. 9.45: Dallato m'era solo il mio conforto, / e 'l sole er' alto già più che due ore, / e 'l viso m'era a la marina torto.
[5] Purg. 14.35: Non so; ma degno / ben è che 'l nome di tal valle pèra; / ché dal principio suo, ov' è sì pregno / l'alpestro monte ond' è tronco Peloro, / che 'n pochi luoghi passa oltra quel segno, / infin là 've si rende per ristoro / di quel che 'l ciel de la marina asciuga, / ond' hanno i fiumi ciò che va con loro, / vertù così per nimica si fuga / da tutti come biscia, o per sventura / del luogo, o per mal uso che li fruga...
[6] Purg. 14.92: E non pur lo suo sangue è fatto brullo, / tra 'l Po e 'l monte e la marina e 'l Reno, / del ben richesto al vero e al trastullo; / ché dentro a questi termini è ripieno / di venenosi sterpi, sì che tardi / per coltivare omai verrebber meno.
2 Regione costiera.
[1] Purg. 6.86: Cerca, misera, intorno da le prode / le tue marine, e poi ti guarda in seno, / s'alcuna parte in te di pace gode.