Vocabolario Dantesco
maggio (1) s.m.
Commedia 1 (1 Purg.).
Altre opere2 (2 Fiore).
Commedia maggio Purg. 24.146.
Altre opere mag[g]io Fiore 3.1 (:), 178.10.
Vocabolari: Crusca in rete, ED.
In Fiore 3.1, maggio è evocato – seppur in senso antifrastico – come mese tipico dell'innamoramento, coerentemente con la trad. trobadorica («Avis m'iere qu'il estoit mais...», Roman de la Rose 45), mentre in 178.10 lo stesso occorre a indicare il giorno di Calendimaggio: «E poi atenderà alcuna festa, / Pasqua o Kalendi Mag[g]io o Pentecosta...» (vd. anche calende). In Purg. 24.146, invece, maggio può forse valere, per sinedd., 'primavera'; il delicato colpo d'aria prodotto dalle ali dell'angelo appena apparso è infatti paragonato al profumato venticello («l'aura di maggio») che è proprio dell'intera stagione. Per i «freschi mai» di Purg. 28.36, vd. maio.
Autore: Barbara Fanini.
Data redazione: 24.05.2019.
Data ultima revisione: 17.07.2019.
1 Quinto mese dell'anno (negli stili della Natività e della Circoncisione).
[1] Purg. 24.146: E quale, annunziatrice de li albori, / l'aura di maggio movesi e olezza, / tutta impregnata da l'erba e da' fiori; / tal mi senti' un vento dar per mezza / la fronte, e ben senti' mover la piuma, / che fé sentir d'ambrosïa l'orezza.