Vocabolario Dantesco
governare v.
Commedia 9 (2 Inf., 1 Purg., 6 Par.).
Altre opere6 (1 Vn., 5 Conv.).
7 (6 Fiore, 1 Detto).
Commedia governa Inf. 28.126 (:), 33.131 (:), Par. 11.28, 21.71 (:), 30.122 (:); governasse Purg. 23.35; governi Par. 1.74 (:), 27.140 (:); governò Par. 6.8.
Altre opere governa Conv. 4.5.7; governano Conv. 4.15.8; governare Conv. 2.4.10, 2.4.11; governaro Conv. 4.5.11; governato Vn 4.2.
governa Fiore 56.7, 80.5, Detto 149; governar Fiore 62.2; governare Fiore 33.4, 113.14; governiamo Fiore 80.9.
Il verbo, dal lat. gubernare, propr. 'tenere il timone' (Nocentini s.v. governare) è att. in volg. sin dagli inizi del Duecento (cfr. TLIO s.v.). Nella Commedia, è ben rappresentato il signif. 1 con rif. a Dio ([1], [5]) o alla sua azione benevola ([2], [3], [4]); sia con ogg. inanimato, come a Par. 11.28, a proposito della provvidenza divina che «dispone lo mondo e dirizza al suo fine» (Francesco da Buti), sia senza, come a Inf. 28.126, dove è Dio a disporre secondo le sue scelte (cfr. Inglese, ad l.). In quest'ultimo caso, il verbo è stato erroneamente interpretato da buona parte dei commentatori (es. Benvenuto da Imola, Castelvetro, Lombardi, Gregorio di Siena, Sapegno, Pasquini-Quaglio) come 'trattare' o 'punire, castigare' (i dannati). Del tutto fuorviante, Maramauro: «lo pecatore [...] guida girandose el capo con le mani». Nell'occ. di Inf. 33.131 (§ 1.1) l'azione del reggere è affidata al demonio, che esercita sul corpo di Branca d'Oria, per il periodo destinato alla sua vita, le funzioni proprie dell'anima («vegetativa, sensitiva e intellettiva» Inglese, ad l.). Il signif. 2 indica il reggere in senso etico-politico, rif. all'aquila (vd.), simbolo dell'impero romano, cui è assegnato l'esercizio del potere imperiale (Par. 6.8), o all'assenza di autorità sia laica sia religiosa, atta a reggere la comunità umana (Par. 27.140). A § 3, infine, si distingue l'uso assol. del verbo nell'accezione di 'ridurre in una particolare condizione' in relaz. all'effetto deformante di smagrimento prodotto sulle anime dei golosi dall'odore dei frutti e dell'acqua. A tale proposito, Chiavacci Leonardi spiega che «governare vale 'far governo', cioè trattamento» (per cui, vd. governo). Col signif. 1, il verbo compare anche in Conv. 4.5.7, 4.15.8, compreso l'uso sost. (ivi, 2.4.10, 2.4.11), e col signif. 2 in Conv. 4.5.11. Altrove si individuano altri usi semantici, a partire dal signif. propr. di 'manovrare il timone di una nave, dirigendone la rotta' sia in senso assol. (Fiore 56.7) sia sost. (ivi, 33.4), a quelli di 'provvedere alla cura, al sostentamento' (Fiore 62.2, 80.5, 113.14) o 'prendersi cura' (Fiore 80.9), e di 'indirizzare il comportamento' (Vn 4.2) e 'agire in modo conforme' (Detto 149). A Par. 30.122 la lez. distilla (vd. distillare) è tràdita solo da Vat, prob. per influenza di Par. 7.67 («sanza mezzo distilla»).
Autore: Francesca De Cianni.
Data redazione: 26.04.2021.
Data ultima revisione: 01.11.2021.
1 [Con rif. a Dio o alla provvidenza:] disporre, regolare, indirizzare secondo la propria volontà a un determinato fine.
[1] Inf. 28.126: Di sé facea a sé stesso lucerna, / ed eran due in uno e uno in due; / com' esser può, quei sa che sì governa
[2] Par. 1.74: S' i' era sol di me quel che creasti / novellamente, amor che 'l ciel governi, / tu 'l sai, che col tuo lume mi levasti. 
[3] Par. 11.28: La provedenza, che governa il mondo / con quel consiglio nel quale ogne aspetto / creato è vinto pria che vada al fondo...
[4] Par. 21.71: Ma l'alta carità, che ci fa serve / pronte al consiglio che 'l mondo governa, / sorteggia qui sì come tu osserve». 
[5] Par. 30.122: Presso e lontano, lì, né pon né leva: / ché dove Dio sanza mezzo governa, / la legge natural nulla rileva. 
1.1 Disporre a propria volontà di qsa (rif. all'azione di un demonio).
[1] Inf. 33.131: tosto che l'anima trade / come fec' ïo, il corpo suo l'è tolto / da un demonio, che poscia il governa / mentre che 'l tempo suo tutto sia vòlto. 
2 Reggere, esercitando le funzioni politiche e amministrative su un territorio o una comunità.
[1] Par. 6.8: cento e cent' anni e più l'uccel di Dio / ne lo stremo d'Europa si ritenne, / vicino a' monti de' quai prima uscìo; / e sotto l'ombra de le sacre penne / governò 'l mondo lì di mano in mano...
[2] Par. 27.140: Tu, perché non ti facci maraviglia, / pensa che 'n terra non è chi governi; / onde sì svïa l'umana famiglia. 
3 [Assol.] Ridurre in una particolare condizione.
[1] Purg. 23.35: Chi crederebbe che l'odor d'un pomo / sì governasse, generando brama, / e quel d'un' acqua, non sappiendo como?