Vocabolario Dantesco
face s.f.
Commedia 2 (2 Par.).
Commedia face Par. 27.10 (:), 33.10 (:).
Prima att. Latinismo da facem (DEI s.v. face). L’att. dantesca potrebbe avere un precedente in Chiaro Davanzati (XIII sm.), Omo c'avene a bene, e' pò savere, 107.12 (V 640): «Vostro cor fac'è, e face me gaudente», sulla base della lezione del ms.: «vostro cor(e) faci e. e facie. me gaudente» (Menichetti, Rime). Tale soluzione è rifiutata da CLPIO 501a, che pubblica «vostro core [s]faci e. e face. me gaudente» (su tutto TLIO s.v. face, 0.6 N. Già prima GDLI, s.v. face, § 7: Chiaro Davanzali, 640: «Lo vostro core è face / e face me gaudente»). In ogni caso, anche a prescindere dalla piccola disputa sulla primazia cronologica, resta indubbio l'alto uso del vocabolo nell'it. antico sia con valore propr. di 'fiamma' sia nel senso metaf. di 'fuoco di carità'. In Dante il sost. ricorre due volte nella stessa cantica con duplice valore: a Par. 27.10 face è usato al plur. fem. in -e in rif. alle anime dei beati, Pietro, Giacomo, Giovanni e Adamo nelle sembianze di torce accese che si illuminano. A Par. 33.10 la meridiana face è la Vergine, che rappresenta per i beati una fiaccola viva di carità, caratterizzata da una luminosità o da un calore di elevata diffusione e intensità che sono propri del sole a mezzogiorno, come segnala Francesco da Buti: «nel mezzodì la luce del Sole è più eccellente, che si dice che la Vergine Maria in vita beata è ai beati fiaccola eccellentissima». Tale uso di face è coerente con ciò che si desume dai lessici mediolatini, come Isidoro, Etimol., XX.10.6: «Fax dicta quod focos faciat», cui si aggiunge la glossa in Cecchini, Uguccione, F 1, 34: «[...] vel potius derivatur a fos...». D'altronde dal Corpus CLaVo si ricava che nei volgarizzamenti due-trecenteschi dei classici, il sost. lat. è reso per lo più con i traducenti fiamme, fiaccole, oltre ai dimin. facelle o facelline, e in rari casi con tizzoni e luminarie; e così risulta chiosato nei commenti antichi di Par. 27.10: per es. Benvenuto da Imola «quatuor luminaria ardentia», Francesco da Buti «le quattro fiaccole».
Autore: Francesca De Cianni.
Data redazione: 18.11.2020.
Data ultima revisione: 11.06.2021.
1 Fiamma che ardendo produce luce (fig.). ||  Propr. Fiaccola.
[1] Par. 27.10: Dinanzi a li occhi miei le quattro face / stavano accese, e quella che pria venne / incominciò a farsi più vivace, / e tal ne la sembianza sua divenne, / qual diverrebbe Iove, s'elli e Marte / fossero augelli e cambiassersi penne. 
1.1 [Con rif. al sentimento religioso:] fiaccola ardente (metaf.).
[1] Par. 33.10: Qui sè a noi meridïana face / di caritate, e giuso, intra ' mortali, / sè di speranza fontana vivace.