Vocabolario Dantesco
essordire v.
Commedia 1 (1 Par.).
Commedia essordire Par. 29.30 (:).
Dal lat. exordiri 'cominciare a tessere'. Le prime att. in volg. del verbo hanno ancora il valore semantico di 'cominciare a trattare' propr. della retorica classica (TLIO s.v. esordire). Nel contesto dantesco, invece, il verbo, impiegato come sost., corrisponde a 'prendere inizio, avere origine' (come già in lat., vd. TLL s.v. exordior 5, 2, 1558.81) e ricorre all'interno della similitudine tra lo staccarsi istantaneo di tre frecce da un arco a tre corde (vv. 22-24), il propagarsi istantaneo della luce attraverso vetro, ambra o cristallo (vv.25-27), e l'istantaneità della triplice creazione di forme pure, materia pura ed enti in cui forma e materia sono congiunti (vv. 28-30, Inglese, ad l.), con un richiamo di matrice tomistica («Relinquitur igitur quod creatio sit in instanti. Unde simul aliquid, dum creatur, creatum est: sicut simul illuminatur et illuminatum est», Tommaso, Summa contra Gentiles 2.19.5, per cui cfr. Chiavacci Leonardi, ad l.). L'inf. sost. è stato oggetto di varie interpretazioni da parte dei commentatori antichi e moderni a seconda del legame o meno con la locuz. avv. senza distinzione o del valore attribuito alla locuz. stessa. Tra i primi commentatori, Francesco da Buti interpreta: «senza differenzia nello incominciare: imperò che ogni cosa venne ad essere co la sua perfezione». Pongono meglio l'attenzione sull'assenza di progressione o intervallo temporale nell'originarsi delle tre essenze Benvenuto da Imola («in esordire, scilicet, sine processu temporis tribus modis», ad. l.) e Daniello («nel cominciare, perché non fù alcuno intervallo di tempo dal principio dell'una all'altra di queste tre cose»). L'esegesi di primo Novecento tende, invece, a riferire sintatticamente il verbo sost. a raggiò, intendendo essordire 'fin dal primo istante', 'in principio'. Non così i commentatori più recenti, come Chiavacci Leonardi e Fosca, che in linea con parte dell'esegesi più antica assegnano a essordire il signif. di 'sorgere' o 'formarsi'. Più recentemente, tuttavia, Inglese, promuovendo a testo distensïone di una parte dei testimoni (Eg Fi Ham Mart Rb Triv Urb), contro la lezione distinzïone accolta da Petrocchi, propone: «[...] fin dal principio, e non in processo di tempo», ad l. (per cui vd. distinzione e nota di Petrocchi, ad l.). Dopo Dante, il verbo circola soltanto all'interno della cerchia dei commentatori (vd. TLIO s.v.).
Autore: Francesca De Cianni.
Data redazione: 27.09.2018.
Data ultima revisione: 11.06.2021.
1 Sost. [Con rif. all'atto della creazione:] il prendere inizio, l'avere origine.
[1] Par. 29.30: E come in vetro, in ambra o in cristallo / raggio resplende sì, che dal venire / a l'esser tutto non è intervallo, / così 'l triforme effetto del suo sire / ne l'esser suo raggiò insieme tutto / sanza distinzïone in essordire