Purg. 7.105: difiorando Ham, disfiorendo Ash, isfiorando Vat.
Att. unica nella
Commedia. Denominale da
fiore (vd.) con pref.
dis- di valore privativo (cfr. DELI 2 s.v.
disfiorare). L'agg.
disfiorato 'privo o privato di fiori, guastato' (con allitterazione che rinvia ai Fiorentini) è già in
Guittone, Lettere (TLIO s.v.). Nel brano dantesco,
disfiorando il giglio allude al comportamento infamante di Filippo III l'Ardito (definito
nasetto 'dal piccolo naso' v. 103) che mandò in rovina la casa reale francese, recante come insegna tre gigli dorati in campo azzurro (vd.
fiordaliso, §
2). Vari i commenti: Daniello,
ad l.: «così vituperando, e vergognando l'arme e insegna regale; ma dice disfiorando per haver detto Giglio, cioè la Fiordeligi arme delli Re di Francia, la quale ha nel campo azzuro tre gigli d'oro»; Iacomo della Lana: «per la morte del preditto fo desforido 'l giglio, ch'è l'arma della Ca' de França»;
Francesco da Buti: «si dice sfiorare lo gillio: imperò che fece vergogna a la casa sua, fuggendo in battaglia». Benvenuto da Imola ricorre invece al lat.
minorare («signum regum Franciae, idest, minorando»,
ad l.). Dopo Dante, il verbo ritorna, oltre che nei commentatori, in
Accurso di Cremona con diverso signif. (cfr. TLIO s.v.
disfiorare).
Varianti. La var.
disfiorendo (Ash) va ricondotta al raro
disfiorire 'sciupare un fiore' (cfr. TLIO s.v.), che compare nella già cit. chiosa di Iacomo della Lana (cfr.
supra). La poco diffusa var.
isfiorando (Vat), con
i prostetica, ricorre (nella forma senza prostesi) in
Francesco da Buti, nella glossa sopra riportata. Un unico esempio (Anonimo fior., fine sec. XIV) della var.
difiorando di Ham è in TLIO s.v.
difiorare 'sciupare un fiore'.
Autore: Francesca De Cianni.
Data redazione: 01.02.2019.
Data ultima revisione: 22.07.2021.