Vocabolario Dantesco
discolorare v.
Commedia 1 (1 Purg.).
Altre opere1 (1 Rime).
Commedia discolora Purg. 11.116.
Altre opere discoloro Rime 106.8.
Prima att. Hapax nella Commedia, composto di colorare (vd.) con il pref. dis- di valore sottrattivo (cfr. TLIO s.v. discolorare). Nell'occ. dantesca il v. si rif. al verde colore dell’erba che perde la sua tonalità, e quindi la sua forza vitale, a causa del sole che lo «dissecca e ingiallisce» (cfr. Chiavacci Leonardi, ad l): in questo caso viene istituito un parallelismo tra la fama di cui possono godere gli uomini, effimera e temporanea, e il colore dell’erba che resta verde per poco tempo e poi perde colore (e quindi «il sole, rispetto all’erba; il tempo rispetto alla fama», cfr. Inglese, ad l.), ripresa dai rif. ai salmi: «cfr. Ps. LXXXIX 6 "Manet sicut herba transeat" [...], incrociato con Is XL 6-7 "Omins caro foenum, et omnis gloria quasi flos agri. Essicatum est foenum, et cecidit flos"» (Bellomo Carrai, ad l.). Tra i commentatori, Fosca ad l. segnala il rif. al Cantico dei Cantici e il calco dal v. lat.: «Cant. 1.5 'decoloravit me sol' (donde il calco decoloravit > discolora)”». In Rime 106.8 si rif. al viso che perde colore (vd. anche scolorare).
Autore: Elena Felicani.
Data redazione: 26.04.2021.
Data ultima revisione: 22.07.2021.
1 Far perdere colore a qsa.
[1] Purg. 11.116: La vostra nominanza è color d'erba, / che viene e va, e quei la discolora / per cui ella esce de la terra acerba».