Vocabolario Dantesco
colorato agg.
Commedia 2 (1 Inf., 1 Purg.).
Altre opere4 (4 Conv.).
Commedia colorata Inf. 10.86, Purg. 33.9.
Altre opere colorata Conv. 3.7.4, 3.9.13; colorate Conv. 1.11.3; colorati Conv. 3.3.9.
Da colorare (vd.), l'agg. nei testi delle Origini è frequentemente attribuito al colorito del viso (TLIO s.v. colorato 1.1), come in Purg. 33.9 dove è rif. all'incarnato di Beatrice che si colora e avvampa come fuoco (vd.), simbolo di ardore e di carità. Diversi commentatori hanno puntualizzato che il volto si tinge di colore anche per lo sdegno e la riprovazione causate dalla visione delle drammatiche vicende, mostrate in chiusura del canto precedente, che coinvolgono la Chiesa (cfr. Benvenuto da Imola, ad l.: «idest, rubicunda, ardens verecundia de ludibrio facto de curru et rectore eius»; vd. anche Scartazzini, ad l.). Nell’occ. di Inf. 10.86 è invece tinta di colore rosso (vd.) l’acqua del fiume Arbia, per il sangue versato nella battaglia di Montaperti (1260) (cfr. Benvenuto da Imola, ad. l.: «ubi fecistis [rif. a Farinata “et alii ghibellini”] tantam sanguinis fusionem Florentinorum, quod aqua mutato colore facta est rubea sanguine»).
Autore: Elena Felicani.
Data redazione: 26.04.2021.
Data ultima revisione: 06.05.2022.
1 Dotato di uno o più colori.
[1] Inf. 10.86: Ond' io a lui: «Lo strazio e 'l grande scempio / che fece l'Arbia colorata in rosso, / tal orazion fa far nel nostro tempio».
[2] Purg. 33.9: Ma poi che l'altre vergini dier loco / a lei di dir, levata dritta in pè, / rispuose, colorata come foco...